venerdì 25 maggio 2018

Filosofi e Impresa

 








Slides visionabili al seguente indirizzo:

https://prezi.com/wg6xgsc_pfgp/untitled-prezi/







Ringrazio il Corso di Laurea in Filosofia dell’Università del Salento per il gentile invito a partecipare all’odierno workshop.
Devo confessarvi che mai avrei pensato di partecipare a un evento così importante. Ne sono onorata e anche imbarazzata. Potrei dire, riprendendo giocosamente Michel De Montaigne: «Mi accade anche questo: che non mi trovo dove mi cerco; e mi trovo più per caso che per l’indagine del mio giudizio».
Per via del mio ambiente familiare, ho infatti a lungo creduto che avrei seguito le orme paterne e che avrei dedicato la mia vita all’imprenditoria. Ma nel tempo, la mia vera passione ha iniziato a farsi sentire con tale forza da indurmi ad affiancare al mio lavoro gli studi filosofici.
Quando ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo, non tutto mi era chiaro; anzi diversi suoi aspetti mi apparivano di difficile comprensione, e forse proprio per questo me ne sentivo così fortemente attratta.
Umberto Eco scrive del “piacere del come”, ovvero dell’appagamento derivante dalla conoscenza di mondi mai uguali, dall’analisi di problemi sempre diversi e quindi dalla tenacia nel superarli e nel superarsi.
Era quello a cui ambivo, fare mio il linguaggio, gli stili comunicativi, i concetti e i contenuti della filosofia.

Frattanto ho continuato a occuparmi di imprese e un paio di anni fa ho conosciuto la dott.ssa Marina Montefrancesco, una giovane donna dalla mente brillante, che, insieme alla sua famiglia, è alla guida di Valentino Caffè S.p.A., azienda leader nelle torrefazioni in Europa.
Anche se Valentino Caffè ha spento 70 candeline è un’azienda giovane, dinamica, aperta alle innovazioni e attenta a soddisfare anche le esigenze dei suoi clienti. Sin dalla sua fondazione ha costantemente fatto del riconoscimento del merito, dell’ecosostenibilità e del sostegno alla crescita del territorio i suoi principali punti di forza. In altri termini, Valentino ha ispirato le sue attività ai principi di responsabilità sociale d’impresa. Quando la dott.ssa Montefrancesco mi ha proposto di gestire il loro ufficio comunicazione mi sono trovata dinnanzi a una nuova sfida. Mi occupavo di comunicazione e di pubblicità già da anni e avevo tra l’altro organizzato e condotto diversi eventi culturali, alcuni anche molto impegnativi, come la presentazione del volume di Paolo di Mizio (già caporedattore centrale del Tg5) dedicato alla Storia di Giuseppe e del suo amico Gesù, edito da Marsilio. Mi chiedevo però quale potesse essere il mio specifico apporto di competenze e di conoscenze in una azienda di torrefazione visto che fino a quel momento il mio rapporto con il mondo del caffè si era limitato alla sua degustazione.
Poi mi sono ricordata della nota massima di Terenzio: “Uomo sono: nulla di ciò che è umano mi è estraneo” e ho quindi accettato con gioia l’offerta lavorativa. Da allora mi occupo di comunicazione per la Scuola di Valentino Caffè. Nello specifico redigo i comunicati stampa, realizzo le grafiche pubblicitarie, intervisto i docenti per il blog di Maestri Caffettieri, mi occupo della cura e della crescita dei social media, mi interesso delle questioni riguardanti la libertà di espressione nella rete, dell’utilizzo per fini commerciale di materiale digitale presente nel web, se non vincolato da diritto d’autore; infine, analizzo le tecniche e gli strumenti per definire i target di mercato e gli obiettivi da raggiungere.

Valentino Caffè è un’azienda che guarda con fiducia al futuro ed è in grado di rispondere alle esigenze derivanti dai processi di unificazione dei mercati a livello mondiale, alle aspettative della comunità sociale, al rispetto e alla tutela del territorio.

È interessante notare che per le aziende, in tempi di globalizzazione dei mercati e dei capitali, è diventato insufficiente limitarsi semplicemente a saper produrre le proprie merci. Il filosofo ed economista statunitense, Edward Freeman, sostiene che "per le imprese non è più tempo di fare solo soldi, ma di condividere il valore” (Repubblica 07/02/15).
Occorre con urgenza che esse sappiano sviluppare una responsabilità sociale sia interna (parità di retribuzione tra i sessi, gestione delle diversità, formazione durante tutta l’attività lavorativa, tutela della salute, sicurezza del lavoro) sia esterna (comunità locale, fornitori, consumatori, banche e assicurazioni), nonché ecologica ed etica. In esse, l’attività dello storico del pensiero diventa sempre più indispensabile. 

Del resto, l’Unione Europa ha insistito almeno dal 2001 sul tema della responsabilità sociale d’impresa, con la pubblicazione del cosiddetto Libro Verde. Altri interventi fondamentali sono seguiti negli anni successivi. Basti pensare che a partire dal 25/10/2011 la Commissione europea ha avviato “Una nuova strategia 2011-2014”, basata su una nuova definizione di responsabilità sociale d’impresa, ovvero della “responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società”, indicando, altresì, le buone pratiche da seguire affinché le imprese integrino nelle loro politiche aziendali le questioni sociali, ambientali ed etiche. 

Inoltre, il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l'Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile. In cui si legge al punto 67: "L'attività imprenditoriale privata, gli investimenti e l'innovazioni rappresentano i motori principali della produttività, di una crescita economica inclusiva e della creazione di posti di lavoro. Riconosciamo la varietà del settore privato, che varia dalle microimprese alle cooperative, e alle multinazionali. Invitiamo tutte le imprese ad impiegare la loro creatività e la loro innovazione, al fine di trovare una soluzione alle sfide dello sviluppo sostenibile".

Il sociologo tedesco Gunther Teubner sostiene che l'impresa è un'istituzione economica della società, poiché essa è "[...] quella che considera sé stessa non come un sistema chiuso, separato dal resto della società, ma come una vera e propria istituzione che, in quanto tale, si fa carico delle esigenze della democrazia".

Valentino Caffè da anni ha fatto proprie le direttive dell’Unione Europea sopra citate. Non si è limitata a incentrare la propria visione d’impresa sull’idea di responsabilità sociale, intesa come teoria degli stakeholders, ma ha anche operato per agire a favore dell’alterità, sviluppando strategie imprenditoriali di carattere sociale.

Valentino Caffè è fortemente convinta che la formazione e la ricerca siano risorse indispensabili e che devono essere fruibili da tutti. Per tale motivo, già dal 2014 ospita nella sua sede, sita nella zona industriale del capoluogo salentino, la scuola di formazione professionale, Maestri Caffettieri. Inoltre, attraverso il costante supporto alle iniziative culturali organizzate dall’Università del Salento, intende contribuire, insieme all’ateneo salentino, allo sviluppo delle giovani menti e alla crescita culturale, economica e sociale della regione.
Infatti, Valentino Caffè, oltre alla sponsorhip dell’odierno workshop, “Professione filosofo”, è già stata sponsor ufficiale di una serie di importanti eventi organizzati dall’Unisalento, tra i quali va segnalato almeno il XLIV Convegno della AIFG - Associazione Italiana di Filologia germanica nel 2017. Valentino, rimanendo fedele alla sua visione di riconoscimento del merito, si adopera per la valorizzazione delle eccellenze salentine offrendo premi di studio ai ragazzi più meritevoli degli istituti alberghieri della provincia di Lecce. Ciclicamente, la Scuola Maestri Caffettieri, diretta dalla dott.ssa Montefrancesco, organizza giornate di studio, seminari e workshop avvalendosi di docenti particolarmente noti in campo internazionale, tra i quali si segnalano: Hidenori Izaki, (Campionato Modiale Baristi per l’anno 2014), Chiara Bergonzi (trainer ufficiale SCAE, vice campionessa mondiale di Latte Art 2014 e giudice internazionale di gare di Latte Art del circuito WCE) e Manuela Fensore (attuale campionessa Italiana di Latte Art, che rappresenterà l’Italia nella prossima competizione mondiale, che si terrà in Brasile nel mese di novembre prossimo).
Nella torrefazione Valentino Caffè è come se tutti fossero una grande famiglia. Infatti, ogni dipendente sente l’azienda come se fosse propria. Questi risultati certamente poco comuni sono il frutto della “visione d’impresa” che Gaetano Montefrancesco e il fratello Antonio Egidio hanno sviluppato con determinazione, con grande passione e con profondo impegno, dal 1948 ai giorni nostri. Nella nuova brochure di Valentino Caffè si racconta la storia dell’azienda a partire dalle sue origini e si legge: “all’avanguardia nella tradizione: nella vita dello stabilimento l’esperienza delle pratiche artigianali e il supporto delle più moderne tecnologie danno forza a un sistema di valori costruito intorno alle persone…”.
Avviandomi alla conclusione, devo ammettere che sono ancora oggi molto interessata alle questioni riguardanti la spendibilità della laurea in filosofia. A tale proposito, mi permetto di far notare come in molti articoli apparsi su prestigiosi quotidiani nazionali sembra prevalere la tendenza a mettere in luce il fatto che sempre più aziende sono inclini ad assumere giovani laureati in filosofia. Mentre, raramente si presenta il problema dalla prospettiva speculare e opposta: ovvero dal fatto che sempre più giovani laureati sono disposti a mettere a disposizione delle imprese il proprio sapere umanistico. Nessuno dice che se venisse meno una delle due componenti il sistema smetterebbe di funzionare. In altri termini, aziende e filosofi sono complementari e la loro cooperazione è vincente per superare l’apparente contraddizione tra lo spirito economico e lo spirito etico.
In base alla mia esperienza, posso dire che difficilmente il filosofo che presta la propria opera in una impresa sente il proprio lavoro come alienante. Anche in questi contesti, il filosofo è preparato a trovare risposte adeguate alle più svariate domande e non agisce per fini meramente utilitaristici. Egli è spesso in grado di suggerire le soluzioni dei problemi legati all’esercizio dell’etica di impresa proprio grazie alla sua formazione, che gli consente di collocare in un quadro globale le diverse questioni, di esaminarle con spirito critico tenendo conto del differente punto di vista dei diversi attori sociali in gioco.

Inoltre, credo che sia necessario sfatare la visione romantica del filosofo spontaneo, che periodicamente riaffiora nell’immaginario comune. Un noto economista, volendo tessere l’elogio della filosofia, scrive: “I Filosofi sono i funzionari che reggono le sorti della pubblica amministrazione, i giudici che danno giustizia, le maestre che insegnano ai bambini a vivere assieme e a guardarsi intorno con curiosità, gli insegnanti che insegnano italiano storia e matematica, i sindacalisti, i medici e gli infermieri, coloro che si occupano dei nostri vecchi”.
Credo invece che sia importante distinguere tra il bisogno di filosofare, comune a tutti gli uomini, e l’esercizio del pensiero critico da parte di chi si è formato agli studi filosofici. Lo storico delle idee, il filosofo, è colui che ha fatto proprio un metodo di analisi, di ricerca e di ragionamento scientifico, conseguito in anni di costante e approfondito studio delle discipline umanistiche, che gli hanno consentito di acquisire l’habitus di una figura professionale ben precisa.

Concludo perciò il mio intervento ringraziando le professoresse e i professori del Corso di Laurea in Filosofia dell’Università del Salento. Nel corso delle mie attività mi è capitato di incontrare diversi loro colleghi di altri atenei, di altri paesi: tutti conoscevano e stimavano moltissimo i “miei” docenti leccesi. Confesso di essermi inorgoglita per i riconoscimenti spontaneamente tributati da estranei ai miei professori, perché a loro devo molto, perché per me sono stati e sono ancora una guida.

Lucia Mariano



Giornata "Professione Filosofo" II edizione organizzata dal Corso di Laurea in Filosofia dell'Università Del Salento



martedì 8 maggio 2018

I workshop Aperitivo & Caffè.

Maestri Caffettieri, la scuola di alta formazione professionale di Valentino Caffè S.p.A., sin dal 2014 offre corsi avanzati a tutti i professionisti del bar desiderosi di praticare una vera e propria full immersion nella poliedrica cultura del caffè e di carpirne i più celati segreti.
Il mondo del lavoro, si sa, è sempre alla ricerca di figure ricche di grandi capacità, abilità e competenze e solo un’adeguata formazione può trasformare la legittima ambizione personalenell’effettiva capacità di operare secondo standard particolarmente elevati.
Valentino Caffè, grazie alla sua scuola, organizza ciclicamente dei corsi ad hoc di vario livello, per introdurre i propri studenti alle raffinatezze dell’arte caffearia. Tra gli ospiti della Scuola si contano già i Campioni Hidenori Izaki e Chiara Bergonzi.
Non a caso il caffè sarà il protagonista del primo workshop dedicato al settore American Bar, ovvero all’aperitivo, che si terrà il 30 maggio a Lecce, in Viale Croazia, presso la Scuola Maestri Caffettieri.Nella splendida sede della torrefazione Valentino Caffè S.p.A., verrà presentato e degustato un menù con appetizers e drinks unico nel suo genere.
Il corso è rivolto a chi desidera apprendere le modalità di preparazione del caffè in tutte le sue possibili sfumature. I futuri barman saranno in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti,proponendo loro accanto ai menù tradizionali proposte culinarie innovative, volte a esaltare le proprietà organolettiche, aromatiche e olfattive del caffè.
Posti limitati. Iscrizione obbligatoria. Info: maestricaffettieri@valentinocaffe.com - Tel. 0832240771Si rilascia attestato di frequenza.
Lucia Mariano